La distinzione fra prezzo fisso e prezzo indicizzato è fondamentale se parliamo di tariffe energetiche. Sicuramente ti sarai chiesto, almeno una volta, quale sia la differenza tra queste due tipologie di offerta e perché scegliere l’una invece che l’altra.
Beh, conoscere il funzionamento e le dinamiche del mercato delle tariffe luce e gas è fondamentale per avere tra le mani gli strumenti per ottenere il massimo beneficio e la migliore tariffa, sulla base delle proprie esigenze.
Se vuoi davvero dare un taglio alla tua bolletta di luce e gas, dovrai saperti orientare nella lettura delle tariffe e dei costi dell’energia, così da scegliere la tariffa ideale per le tue esigenze.
Per aiutarti in questo processo, abbiamo raccolto in questa guida tutto ciò che devi sapere sulla differenza tra offerta a prezzo fisso e offerta a prezzo variabile o indicizzato, illustrandoti caratteristiche e vantaggi di ciascuna modalità. Iniziamo subito.
Contenuti:
Tutto sul prezzo fisso e prezzo indicizzato della componente energia
Abbiamo detto che sapere la differenza tra offerta a prezzo fisso e a prezzo indicizzato è importantissimo per tagliare i costi delle spese.
La spesa per la materia prima dell’energia elettrica e del gas è la voce più gravosa della tua bolletta luce e gas: queste, infatti, pesano circa il 40% ed il 60% della spesa lorda (comprensiva delle imposte) di un cliente domestico tipo. Tutte le altre voci di spesa che compongono la bolletta, come ad esempio la spesa per il trasporto e gestione contatore, gli oneri di sistema e le imposte, sono fissate dall’Autorità (ARERA) e non cambiano tra un gestore e l’altro.
La lotta che avviene nel mercato libero per la conquista dei clienti, infatti, sta proprio nel costo della materia prima. In virtù di questo, possiamo distinguere le offerte luce e gas in due macro categorie: le offerte a prezzo fisso e le offerte a prezzo indicizzato. Ecco di cosa stiamo parlando.
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Offerte a prezzo fisso o bloccato: definizione e caratteristiche
Con le offerte a prezzo fisso, l’operatore stabilisce un prezzo della materia prima che rimane lo stesso per un periodo di tempo definito, che generalmente oscilla tra i 12 e i 24 mesi. In alcuni casi, possono esserci offerte che prevedono il prezzo bloccato per 36 mesi.
In altre parole, accedendo al prezzo fisso avrai la possibilità di “bloccare” il costo della componente energia per un periodo di tempo circoscritto. Al decorrere di questo periodo di tempo, l’operatore propone una nuova offerta al cliente, che potrà accettare o decidere di cambiare operatore luce e gas.
Nelle offerte a prezzo fisso possono esserci sia tariffe monorarie che biorarie. Nel caso delle tariffe monorarie, il costo della materia prima sarà applicato all’intera giornata, e rimarrà invariato per tutto il periodo definito dall’offerta. Al contrario, nelle tariffe biorarie, i costi da sostenere saranno diversi a seconda della fascia oraria di consumo, che in genere prevede le fasce F1, F2 e F3. Ne consegue che il prezzo della materia prima cambia a seconda della fascia oraria in cui se ne fa uso, ma i valori previsti nelle varie fasce orarie rimangono fissi per l’intero periodo previsto dall’offerta.
Il prezzo bloccato conviene? Vantaggi e svantaggi
Ora che abbiamo visto che cos’è un’offerta a prezzo fisso, vediamo quali sono i vantaggi e gli svantaggi di questa proposta.
In generale, possiamo dire che il prezzo fisso conviene all’utente perché:
- Il costo della componente energia è bloccato e garantito per un determinato lasso di tempo, nonostante le possibili variazioni del mercato circa il costo della materia prima;
- Avendo un costo fisso, si può fare facilmente un prospetto di spesa e sapere in anticipo quanto spenderai per la tua tariffa luce e gas.
Lo svantaggio di questo sistema risiede nel fatto che, bloccando la tariffa, non potrai usufruire di eventuali ribassi del mercato.
Prezzo indicizzato: definizione e caratteristiche
La dinamica delle offerte a prezzo indicizzato è diametralmente opposta rispetto a quella delle offerte a prezzo fisso. In questo caso, le tariffe luce e gas a prezzo indicizzato, al contrario di quelle a prezzo fisso, subiscono l’influenza delle variazioni del mercato all’ingrosso.
In altre parole, nel caso dell’indicizzazione, il costo della componente energia cambierà nel corso del tempo. I parametri con cui avviene il cambio sono diversi. Ad esempio, se sei un utente del servizio di maggior tutela, il prezzo della materia prima varia ogni tre mesi sulla base delle indicazioni fornite dall’ARERA, l’Autorità dell’Energia.
Il prezzo viene definito da un indice che varia in funzione dei prezzi del mercato all’ingrosso del gas e del tasso di cambio euro/dollaro. Il meccanismo è diverso per gli operatori del mercato libero: in tal caso, le tariffe indicizzate possono variare in base a sconti stabiliti dalle compagnie.
Gli operatori possono anche proporre formule di indicizzazione proprie, includendo nell’indice tutti gli elementi che ritengono utili. In tal caso, i fornitori del mercato libero sono obbligati a indicare nel contratto qual è il meccanismo d’indicizzazione adottato, oltre al prezzo massimo raggiunto nell’ultimo anno e quando questo è stato raggiunto.
Vantaggi e svantaggi dell’offerta a prezzo indicizzato
Il prezzo indicizzato della componente energia porta con sé una serie di vantaggi e svantaggi. Iniziando con i vantaggi, il massimo beneficio è rappresentato dal risparmio che puoi trarre da questa offerta se il prezzo della materia prima sul mercato diminuisce.
Lo svantaggio, invece, è rappresentato proprio dall’imprevedibilità del sistema, che potrebbe portarti a sostenere costi superiori rispetto alla tariffa fissa.
Offerta a prezzo fisso o indicizzato: quale conviene?
Ora che abbiamo analizzato le due tipologie di offerta, vediamo quale delle due è più conveniente e perché.
In generale, non esiste una scelta giusta e una sbagliata: tutto dipende dalle tue esigenze e anche dalla tua propensione al rischio. Negli ultimi dieci anni il prezzo della luce e del gas ha avuto un andamento molto altalenante, causato in gran parte dalla variazione del prezzo del petrolio, dallo sviluppo delle fonti rinnovabili e dalla crisi economica del 2008 che ha fatto diminuire i consumi.
Ne consegue che, se non sei particolarmente esperto di tariffe energetiche e di questo mercato, il prezzo indicizzato ti espone ad un rischio maggiore.
In definitiva:
- Il prezzo indicizzato è più rischioso, ma può essere più conveniente, soprattutto se hai una certa padronanza delle dinamiche che regolano il mercato energetico
- Il prezzo fisso è più sicuro, non ti espone a rischi ed è perfetto se sei poco avvezzo a queste dinamiche e vuoi restare nella tua area di comfort.
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