Verificare periodicamente la pressione della caldaia è buona prassi per evitare sprechi e assicurarti il corretto funzionamento del tuo impianto. Avere una pressione troppo alta (o troppo bassa), infatti, potrebbe inficiare negativamente sulle performance dell’impianto, aumentando i consumi.
In questo articolo parleremo della pressione della caldaia e tutto ciò che ne concerne. Se stai avendo problemi con la tua, o vuoi sapere come controllare la pressione, devi sapere che non per forza c’è bisogno di un tecnico esperto per fare determinate manovre.
Certo, per lavori più complicati, c’è sicuramente la necessità dell’intervento di un professionista, ma se devi controllare la pressione, per esempio, e fare il giusto settaggio di questa, è una cosa che puoi fare tranquillamente in autonomia.
Come? Ecco guida esaustiva e semplice su come aumentare o abbassare la pressione (anche se non sei esperto!)
Contenuti:
Guida alla pressione dell’acqua della caldaia
Preoccuparsi del livello di pressione della caldaia è una delle buone abitudini di controllo e “manutenzione” del tuo impianto. Se la pressione è troppo bassa, ad esempio, la caldaia potrebbe non riuscire ad accendersi. Se, al contrario, la pressione è troppo alta, potrebbe esserci un eccesso di acqua o di aria su cui agire per evitare che l’impianto perda di efficienza.
Ecco tutto quello che devi sapere sul tema.
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Qual è il livello ideale di pressione di una caldaia?
La prima domanda a cui vogliamo rispondere in questa guida riguarda proprio la pressione giusta che una caldaia dovrebbe avere. In linea di massima, questo valore dovrebbe oscillare tra 1.5 e 2 bar, anche se il valore ideale può cambiare di apparecchio in apparecchio. Per accertarti del livello ideale, è sempre bene leggere le istruzioni presenti sul libretto della tua caldaia.
Come si fa a controllare il livello della pressione di una caldaia?
In genere ci si rende conto di avere problemi con la caldaia, quando ci si accorge di irregolarità con il flusso di acqua calda.
Come dicevamo, controllare la pressione ed effettuare il suo settaggio, sono operazioni molto semplici che chiunque può fare senza l’intervento di un professionista. Si tratta di una manutenzione ordinaria, che potresti fare in qualsiasi momento.
Sulla tua caldaia troverai un barometro: questo strumento indica la pressione. È simile a un contagiri, o un orologio.
Se la lancetta indica un valore entro i due parametri che abbiamo detto (1,5-2 bar) o quelli indicati nel manuale d’istruzioni della tua caldaia, allora non dovrai metterci mano.
Se però la lancetta dovesse essere sotto o sopra questi valori, allora dovrai intervenire.
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Come abbassare la pressione della caldaia
Se la tua caldaia ha una pressione troppo alta, il motivo potrebbe essere la formazione di bolle d’aria. In questo caso, dovrai abbassare la pressione della caldaia. Ma come fare?
Esistono due tipi di caldaie: quelle che presentano una manopola, che è il rubinetto di scarico. Oppure, quelle senza manopola, e pertanto si utilizzano le valvole di sfiato sui termosifoni.
Se la pressione è troppo alta, dovrai cercare la manopola di sfiato sotto la caldaia (in genere è in questa posizione) e girarla, lasciando sfiatare finché il barometro non tornerà a indicare un valore tra 1,2 e 1,5.
Se la caldaia non presenta la valvola, allora dovrai intervenire per sfiatare i termosifoni.
Se comunque la pressione dovesse essere troppo alta, ad esempio oltre i 2,5/3 bar, interviene la valvola di sicurezza, proprio per evitare il pericolo.
Come aumentare la pressione di una caldaia
Cosa succede se, al contrario, la pressione della caldaia è bassa? Vediamo ora la procedura per aumentare la pressione. In genere, sono molto più frequenti problemi dovuti alla pressione bassa, anziché alta. Per prima cosa dovrai verificare se sono presenti perdite d’acqua o eccessi d’aria.
Poi, se non ci dovessero essere, apri il rubinetto di mandata dell’acqua che dovrei trovare sotto la caldaia.
Quando lo apri, vedrai la pressione aumentare oltre lo 0,5 bar.
Cosa fare però, nel caso questa non dovesse aumentare?
Dovrai intervenire anche sulla “chiave dell’acqua”, con molta probabilità.
Si tratta di un rubinetto dell’impianto che in genere si trova all’inizio dei cavi nel muro. Questo avviene in genere se ci si dimentica di chiudere il rubinetto l’anno precedente.
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