Il sistema GSE scambio sul posto riguarda quelle persone che possiedono un impianto fotovoltaico e che si affidano alla rete del GSE (Gestore Servizi Energetici). Affidarsi a questa rete offre il vantaggio di valorizzare tutta l’energia prodotta dal proprio impianto, perché quella che non viene consumata immediatamente, invece di perdersi va a finire in rete per essere riutilizzata in momenti successivi.
Chiunque abbia il proprio impianto fotovoltaico allacciato alla rete, può prelevare energia in caso di necessità. Il fatto di aver introdotto in rete una parte della propria energia prodotta permette di ottenere un parziale rimborso (contributo in conto scambio) per le bollette di energia pagate. Se a fine anno risulterà che l’utente abbia dato più di quanto preso, otterrà un rimborso ulteriore, per l’eccedenza.
Bene, se tutto questo ti sembra interessante, sicuramente vorrai saperne di più su come funziona lo scambio sul posto.
In questa guida ti spiegheremo in maniera chiara come funziona questo meccanismo e come avviare la pratica GSE fotovoltaico per aderire allo scambio sul posto. Iniziamo subito.
Contenuti:
Guida allo scambio sul posto
Come funziona il sistema GSE scambio sul posto? Questo sistema ti permette di avere un contributo per tutta l’energia immessa in rete, tramite appositi calcoli. Questo contributo vale come parziale rimborso per le bollette di energia prelevata a propria volta dalla rete. Ci sono poi le eventuali eccedenze conteggiate a fine anno, quando l’energia data risulta maggiore di quella presa. Per accedere a questo servizio, occorre avviare la pratica GSE fotovoltaico, accedendo al portale scambio sul posto GSE.
Per saperne di più, continua nella lettura: ti spiegheremo tutto nei prossimi paragrafi.
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Cos’è lo scambio sul posto e come funziona?
La prima domanda a cui vogliamo rispondere in questa guida è semplicissima: Che cos’è lo scambio sul posto GSE?
Come abbiamo accennato, si tratta di un meccanismo cui possono accedere coloro che hanno installato un impianto fotovoltaico per produrre e consumare energia. Con questo meccanismo, se l’energia prodotta con il proprio impianto fotovoltaico è maggiore rispetto al fabbisogno personale, l’eccedenza può essere concessa a chi ne ha bisogno.
Una precisazione: il meccanismo che ruota attorno al sistema GSE scambio sul posto non va confuso con la vendita della propria energia. Si tratta invece di una sorta di rimborso per la valorizzazione dell’energia che è stata prodotta. La parte dell’energia non utilizzata viene immessa in rete dal GSE.
Questo può avvenire in due modi:
- Con il ritiro dedicato
- Con lo scambio sul posto
Quest’ultima modalità è un istituto regolatorio con cui compensare la quantità di energia elettrica immessa in rete in un’ora diversa dal prelievo. Lo scambio sul posto valorizza infatti anche tutta l’energia che viene prodotta ma non viene autoconsumata immediatamente. Quest’ultima viene immessa in rete, e proprio per questo valorizzata: può essere utilizzata da qualcun altro che la preleva dalla rete, oppure da se stessi in un momento successivo, quando il proprio impianto non ne produce (perché c’è poco sole, o è notte).
Ci sono delle regole da rispettare?
Questa operazione viene normata attraverso regole ben precise. Vengono infatti presi in considerazione alcuni parametri, come quelli dell’elettricità immessa in rete e quelli della quantità prelevata per i propri consumi dalla rete GSE. Il sistema GSE scambio sul posto può quindi definirsi come una compensazione economica, tra immissioni e prelievi.
Con questa compensazione, l’utente ottiene un contribuito GSE che vale come una parte di rimborso per le bollette pagate. Inoltre, se a fine anno il valore dell’energia che viene immessa in rete risulta superiore al valore dell’energia prelevata dalla rete, si hanno delle eccedenze. Tali eccedenze possono essere pagate all’utente dal GSE, su richiesta.
Precisiamo che il valore dell’energia non riguarda la quantità di energia, ma il suo valore economico, che comprende anche gli oneri e i servizi che risultano addebitati sulla bolletta.
Chi può accedere?
I destinatari dello scambio sul posto sono essenzialmente due.
- Il cliente finale presente all’interno di un Altro Sistema Semplice di Produzione e Consumo (ASSPC) che, al tempo stesso, è produttore di energia elettrica in relazione agli impianti di produzione che costituiscono l’ASSPC, ovvero ha ricevuto mandato senza rappresentanza da un produttore terzo in relazione ai predetti impianti (Scambio sul Posto per ASSPC);
- Il cliente finale titolare di un insieme di punti di prelievo e immissione anche non coincidenti che è anche produttore di energia elettrica in relazione agli impianti di produzione connessi per il tramite dei predetti punti, ovvero ha ricevuto mandato senza rappresentanza da un produttore terzo in relazione ai predetti impianti (Scambio sul Posto altrove).
Come funziona il portale scambio sul posto GSE?
Se hai i requisiti per aderire allo scambio sul posto GSE, potrai fare domanda sull’apposito portale SSP. Il portale GSE permette di accedere agli incentivi relativi alle energie rinnovabili (sia elettrica che termica). Si tratta di un sito web raggiungibile facilmente all’indirizzo www.gse.it che presenta una grafica semplice ed intuitiva. Su questo sito è possibile sia consultare dei documenti informativi, sia di avere accesso alle funzioni per poter richiedere incentivi di vario tipo e convenzioni. Tra gli incentivi che si possono richiedere, vi è anche quello dello scambio sul posto.
NOTA BENE > Per poter richiedere questi incentivi, è necessario accedere all’area clienti GSE previa registrazione. Non preoccuparti: si tratta di una procedura rapidissima.
Come presentare la richiesta per l’accesso allo SSP?
Secondo quanto spiegato dallo stesso GSE, i produttori che vogliono aderire al servizio possono seguire il processo del Modello Unico o il Modello Standard.
Il Modello Unico è un iter semplificato per la realizzazione, la connessione e l’esercizio di nuovi impianti fotovoltaici per i quali sia richiesto contestualmente l’accesso allo Scambio sul Posto.
I produttori si interfacciano solo con i gestori di rete per inoltrare il Modello Unico. Il GSE attiverà la Convenzione comunicando all’utente il codice e il link per visualizzarla sul Portale SSP, dopo aver ricevuto dai gestori di rete i dati presenti nel Modello Unico. La Convenzione sarà attivata a partire dalla data di attivazione della connessione, così come comunicata dal gestore di rete.
Per poter presentare il Modello Unico, i produttori devono avere impianti fotovoltaici:
- Realizzati presso clienti finali già dotati di punti di prelievo attivi in bassa tensione;
- Aventi potenza non superiore a quella già disponibile in prelievo;
- Aventi potenza nominale non superiore a 20 kW;
- Per i quali sia richiesto contestualmente l’accesso al regime dello Scambio sul Posto;
- Realizzati sui tetti degli edifici con le modalità previste dal D.lgs. n. 28/11;
- Assenza di ulteriori impianti di produzione sullo stesso punto di prelievo.
I produttori che vogliono aderire devono presentare, entro 60 giorni dalla data di entrata in esercizio dell’impianto, un’apposita richiesta attraverso il Portale e quindi stipulare un contratto con il GSE per la regolazione dello scambio. Generalmente la convenzione termina con il concludersi dell’anno solare, ma può ovviamente essere rinnovata anche tacitamente. In caso non si voglia il tacito rinnovo, è necessaria una comunicazione scritta.
Nel modello standard, invece, il produttore deve presentare apposita richiesta accedendo al portale web scambio sul posto stipulando un contratto con il GSE per la regolazione dello scambio.
Come si calcola lo scambio sul posto?
Lo scambio sul posto GSE comprende due tipi di rimborso:
- Contributo in conto scambio (il contribuito dello scambio sul posto propriamente detto);
- Eventuali eccedenze, che si hanno se, nel giro di un anno, l’energia immessa risulta superiore a quella prelevata.
Il Contributo in conto scambio si calcola secondo una precisa formula matematica. Tale formula, tiene in considerazione due valori: i chilowattora immessi e quelli prelevati, e si articola nel modo seguente:
Cs = min (Oe; Cei) + CUsf x Es
Cosa rappresentano questi simboli? Vediamolo di seguito:
- Cs: contributo in conto scambio
- Oe: onere dell’energia presa dalla rete
- Cei: controvalore dell’energia data alla rete
- Min (Oe; cei): si tratta di considerare, tra i due valori Oe e Cei, solo quello più piccolo
- CUsf: Corrispettivo Unitario di scambio forfettario. Si tratta di un parametro che viene espresso in centesimi di euro, che dice a quanto ammontano i costi di rete e gli oneri pagati normalmente in bolletta. Sono una parte dei costi fissi pagati in bolletta dall’utente (le tasse, però, non vengono conteggiate)
- Es: energia scambiata. Si tratta del valore minimo tra la quantità di energia immessa ed energia prelevata: Es= min (chilowattora immessi; chilowattora prelevati).
Per quanto riguarda invece il valore dell’eccedenza, esso viene espresso in euro, e corrisponde alla differenza (sottrazione) tra i chilowattora immessi e quelli prelevati nel giro di un anno.
Esempio di calcolo contributo GSE
Per farti capire meglio il concetto del contributo GSE relativo allo scambio sul posto, può essere utile un esempio indicativo. Ipotizziamo che l’impianto fotovoltaico sia di 10 Kw e che:
- L’energia prodotta in un anno sia di 12.000 Kwh
- L’energia autoconsumata in un anno sia di 4000 Kwh
- L’eenergia data alla rete sia di 8000 Kwh
- L’energia presa dalla rete sia di 3000 Kwh
- Il prezzo unico nazionale dell’energia sia di 0,09 euro/Kwh
- Il prezzo dell’energia sul mercato sia di 0,08 euro/Kwh
- Il corrispettivo unitario forfettario sia di 0,07 euro/Kwh
Ne consegue, che va effettuato il seguente calcolo:
Cs = min (0,09 x 3000; 0,08 x 8000) + 0,07 x 3000 =
= min (270; 640) + 0,07 x 3000 =
= 270 + 210 = 480 euro
Il contributo in conto scambio dovrebbe risultare di 480 euro. Chiariamo che questo contributo non rimborsa le imposte versate in bolletta (che rappresentano circa il 34% della bolletta). Inoltre, il contributo non è tassato come reddito aggiuntivo per chi ottiene il rimborso.
Per quanto concerne il calcolo delle eccedenze: nell’esempio, l’energia immessa in rete è pari a 8000 Kwh, ed è quindi maggiore dell’energia prelevata, che è di 3000 Kwh.
Il calcolo piò essere dunque fatto in questo modo:
Eccedenza = [(0,08 x 8000) – (0,09 x 3000)] euro = = 640-270 = 370 euro
Se l’utente chiede di ottenere i 370 euro, questi verranno tassati come reddito (nella categoria “Altri redditi” IRPEF). Altrimenti, i soldi saranno calcolati nel contributo in conto scambio per l’anno seguente.
Quali sono i tempi dell’erogazione del contributo GSE?
Quali sono i tempi dei pagamenti GSE? Il GSE eroga il contributo in conto scambio su base semestrale (in acconto) e su base annuale (in conguaglio) seguendo questo schema:
- Il contributo in conto scambio di acconto del primo semestre viene pubblicato entro il giorno 15 del mese di maggio di ciascun anno per le convenzioni che risultano attive al 31 marzo dell’anno “n” di competenza. L’erogazione viene effettuata entro il 15° giorno lavorativo del mese di giugno dell’anno “n”;
- Il contributo in conto scambio di acconto del secondo semestre viene pubblicato entro il giorno 15 del mese di ottobre di ciascun anno per le convenzioni che risultano attive al 30 settembre dell’anno “n” di competenza. L’erogazione viene effettuata entro il 15° giorno lavorativo del mese di novembre dell’anno “n”.
Sul GSE scambio sul posto abbiamo detto tutto, per oggi: se questo articolo ti è stato utile condividilo. Se qualcosa non ti fosse chiaro, lasciaci un commento.
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